Il decreto Sostegni bis appena approvato dal Consiglio dei Ministri amplia le novità per i giovani alle prese con un mutuo rispetto alle anticipazioni contenute nella bozza circolata qualche settimana fa.
Non ci sarà ancora la possibilità effettiva di un mutuo al 100% per acquistare casa, ma ci sono delle novità interessanti. Il decreto prevede che la garanzia del Fondo statale viene estesa all’80% della quota di capitale del mutuo per i giovani fino a 35 anni di età, senza che debbano per forza avere un contratto di lavoro atipico, ma solo se hanno un indicatore Isee entro i 40.000 euro. Per loro e per tutti gli under 36 (considerati ora soggetti prioritari per l’accesso alla garanzia del Fondo anche senza avere un contratto di lavoro atipico) inoltre, sono anche previsti dei tassi agevolati. Per il fondo statale sono previsti stanziamenti per 290 milioni di euro nel 2021 (quindi più di 5 volte i 55 milioni di euro previsti nella bozza). e di 250 milioni di euro nel 2022.
Altre novità (non proprio in linea con gli annunci), in arrivo con l’approvazione del decreto, riguardano alcune agevolazioni fiscali sulle tasse che si pagano in sede di acquisto della prima casa, ma non c’è ad esempio l’annunciata detrazioni degli interessi passivi. Ma vediamo cosa prevedono le novità pubblicate in Gazzetta Ufficiale
Garanzia statale e sgravi per i mutui
Per tutte le richieste di mutuo garantito che arrivano al Fondo dal 24 giugno 2021 al 30 giugno 2022, per i giovani under 36 in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 40 mila euro, e che ricevono con garanzia statale un mutuo con LTV (rapporto capitale su valore della casa) superiore all’80% la misura massima della garanzia del Fondo è elevata all’80% della quota capitale (normalmente la garanzia è del 50% della quota capitale). La priorità di accesso al Fondo che riguarda tutti gli under 36 garantisce anche per tutti i giovani fino a 35 anni di età (anche senza avere un contratto di lavoro atipico o un Isee entro i 40.000 euro) che i mutui concessi non possano avere un tasso di interesse superiore al tasso medio rilevato ai fini dell’usura (oggi fino al 30 giugno 2021 sono 1,8% per i mutui a tasso fisso e 2,26% per i mutui a tasso variabile). Ricordiamo che i mutui garantiti dal Fondo non possono prevedere la presenza di un garante.