Mercato immobiliare: comprare casa nel 2021 conviene?

Il mercato immobiliare italiano, che si era bloccato durante il primo lockdown, adesso sta affrontando importanti cambiamenti strutturali. Come si adatterà ai nuovi scenari che si apriranno subito dopo la pandemia? E soprattutto, quanto conviene comprare casa nel 2021? Le previsioni degli esperti e tutte le opzioni da valutare se si ha in mente di investire sul mattone.

Fino a prima del coronavirus, comprare casa in Italia, soprattutto nelle grandi città, era quasi impossibile perché molto spesso la domanda superava l’offerta e questo è sinonimo di un mercato che è in salute.  Durante il primo lockdown di marzo e aprile scorsi, poi, il mercato immobiliare italiano, e non solo, si era completamente bloccato

In contrasto con le previsioni che davano un crollo del mercato anche nei mesi successivi a quelli del lockdown più duro, il settore immobiliare ha retto bene. Anzi, i prezzi di vendita delle case sono incredibilmente aumentati, secondo l’Istat, del 3,4% nel secondo trimestre dello scorso anno. Questo significa che, nonostante i tempi incerti, si spera in un ritorno alla normalità abbastanza rapido.

Mentre per chi si accinge a comprare casa, potrebbe essere utile qualche consiglio da parte di esperti del settore che hanno fatto delle previsioni su quale direzione prenderà il mercato nel 2021 e in generale dopo la covid19.

Mercato Immobiliare: come ripartirà nel 2021

Per quanto riguarda la ripresa, al momento si possono fare soltanto delle stime, dato che ci troviamo ancora in piena pandemia e all’esordio della terza ondata. Allo stato attuale dell’arte il mercato immobiliare nazionale dovrebbe tornare ai livelli pre-covid nel secondo trimestre del 2021, riprendendosi con una crescita del 7,7%, pari a un incremento di 119 miliardi di euro.

Grande fiducia nel settore edilizio è riposta anche dalla popolazione, che non è spaventata da questo periodo incerto. Infatti, secondo alcuni sondaggi condotti da Assofin-Demetra, il 46% degli italiani ha dichiarato la sua volontà di voler acquistare un immobile entro i prossimi cinque anni. Mentre, il 69% ritiene addirittura che questo sia un ottimo periodo per pensare di investire nel mattone. Complici, probabilmente, i numerosi bonus e sgravi messi in campo dal Governo per fronteggiare la pandemia e per incentivare la svolta green del Paese.

Mercato immobiliare: come sono cambiate le priorità degli italiani durante la pandemia

Restare completamente confinati in casa per due mesi e mezzo e poi dover lavorare dalla scrivania della propria camera da letto da un anno a questa parte ha cambiato la scala delle priorità degli italiani. Affrontare un lockdown in un monolocale di 30 metri è stato ben diverso dall’affrontarlo in una casa con giardino. Ecco perché, quando nella primavera del 2020, subito dopo le prime riaperture, gli italiani (soprattutto i fuorisede che non sono tornati a casa) si sono messi alla ricerca di appartamenti più comodi e meno claustrofobici.

Lo smart working è stata la prima causa di “cambiamenti di mentalità”. Molti, infatti, durante il lockdown si sono ritrovati a dover condividere spazi comuni o camere da letto con altri coinquilini senza avere alcun tipo di privacy durante l’orario di lavoro. Ecco che quindi il secondo e soprattutto il terzo trimestre dello scorso anno (quello estivo, caratterizzato dalle aperture maggiori) hanno visto un incremento della domanda di appartamenti più grandi. Chi prima cercava un bilocale ha poi cominciato a cercare un trilocale. La ricerca del benessere ha decisamente scavalcato il risparmio economico.

Inoltre, il pensiero di dover affrontare altri lockdown duri ha spinto gli italiani a cercare appartamenti con ampi spazi esterni: balconi, terrazzi e giardini. Questo, tra l’altro, ha favorito il ripopolamento di zone periferiche e di centri abitati più piccoli, svuotati dalle migrazioni verso i grandi poli metropolitani. In questo senso, un forte boom di compravendite immobiliare c’è stato al Sud Italia, dove parte dei lavoratori trasferitosi nelle città del Nord, ha fatto ritorno subito dopo il primo lockdown.

Mercato immobiliare: comprare casa nel 2021 conviene?

La risposta è molto semplice: comprare casa nel 2021 conviene, soprattutto se si è orientati verso edifici storici e da ristrutturare. Infatti, i bonus messi a disposizione dal Governo portano i costi di rifacimento praticamente a zero. Stiamo parlando dell’ecobonus al 110%, riguardante gli interventi di isolamento degli edifici che ne permettono di aumentare la classe energetica; del bonus facciate al 90%, che consiste in rimborsi sugli interventi di restauro effettuati sulla facciata principale dell’immobile. Infine, il bonus al 50% per le ristrutturazioni ordinarie. Per tutti questi incentivi, poi, c’è la possibilità di cedere il credito e i rimborsi avvengono quasi immediatamente. Un’opportunità da non sprecare.

Come non è da sprecare la possibilità di accedere a mutui a tassi piuttosto bassi. La pandemia, infatti, ha portato a un abbattimento dei costi del credito che continuerà nel 2021 anche grazie all’intervento della Banca Centrale Europea che ridurrà ulteriormente i tassi dei depositi da -0,5% a -0,6%.

Secondo alcune statistiche di Mutuionline.it, i mutui a tasso fisso sia a 20 che a 30 anni hanno raggiunto un minimo storico del tasso all’1%, compresi tutti i costi. Inoltre, le banche più grandi hanno messo in campo delle proposte di mutuo per la prima casa a condizioni molto vantaggiose, soprattutto per i più giovani.

Infine, il Decreto Crescita ha recentemente rifinanziato il Fondo di Garanzia mutui per la prima casa di Consapsocietà in seno al ministero dell’Economia e delle Finanze. Il fondo si riferisce alle giovani coppie (uno dei due non deve aver superato i 35 anni di età), ai single con figli minori, ai titolari di case popolari e ai giovani precari di età inferiore ai 35 anni. Per questi soggetti il muto Consap copre fino al 50% del valore capitale dell’immobile. Per accedervi, oltre a far parte di una delle categorie sopra elencate, bisogna richiedere un mutuo non superiore ai 250mila euro, non bisogna essere titolari di altri immobili a uso abitativo (fatta eccezione per quelli ereditati per mortis causa) e bisogna richiedere il fondo per abitazioni che non siano accatastate come dimore di lusso.

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